martedì 1 dicembre 2015

L'editore non tiene mai paura: pirateria e sistemi di protezione degli ebook

L'editore non tiene mai paura,
dritto sullo scaffale,
fuma la pipa,
in questa alba fresca e scura
che rassomiglia un po' alla vita.
[licenza poetica da una canzone di De Gregori]


Arriva un certo momento nella vita dell'editore (e arriva per tutti)  che nella sua testa si insinua una sorta di illuminazione. Di fronte al caffè, alle 7.30 del mattino, una domanda si fa strada: "perché non trasformare in digitale questo bel catalogo di libri cartacei che ho a disposizione e raggiungere i lettori che non ho mai raggiunto?"


"perché non trasformare in digitale questo bel catalogo di libri cartacei che ho a disposizione e raggiungere i lettori che non ho mai raggiunto?"



L'euforia è tanta; in barba alla dieta il caffè è subito seguito da ben due cornetti strazzeppi di crema al cioccolato. 

Ed in modo automatico e tempestivo si accende la calcolatrice virtuale  pronta a calcolare copie vendute, numero di lettori e fatturato.

Gratificato dalle cifre in gioco (e dai due cornetti !!!) si comincia a pensare a come realizzare l'idea: "la digitalizzazione è solo un problema tecnico, per la distribuzione una soluzione la trovo sicuramente, ma... ma..."


Sì, c'è sempre un "ma" nelle belle idee.


Il "ma" è la PIRATERIA. 


Sì, la PIRATERIA, quella con tutte le lettere maiuscole. La pirateria spaventa!!!
E allora che fare?


La pirateria per i libri digitali

In ordine inverso, una notizia buona e una cattiva.

La pirateria dei libri digitali esiste (anche di quella cartacea)!!!
La pirateria non è un problema.


La pirateria dei libri digitali esiste!!!
(la pirateria esiste anche per i libri cartacei)
La pirateria non è un problema!!!???


E' vero, anche i miei libri esistono in un sito web non autorizzato e che si sposta attraverso tutti i paesi dell'est Europa. Per farlo oscurare occorrerebbe una rogatoria internazionale. Ne vale la pena? E' veramente un problema?
No sicuramente !!!

Che fare?
Proprio niente. La pirateria, da quando è nata la distribuzione di prodotti digitali non è mai stata un problema, e anzi spesso è servita alle aziende per farsi conoscere. E' il caso dei softwares.

Chi non ricorda le copie pirata di Autocad che servivano per far "affezionare" gli studenti all'uso del potente software per il disegno tecnico e farli diventare "Gent.li clienti" una volta che si sono trovati a praticare la professione?

E' il caso della musica, le cui copie pirata circolano per far conoscere l'artista e magari guadagnano facendo i concerti dal vivo.
Anche gli ebook vengono piratati, anche se il fenomeno è molto più limitato come dimensione rispetto ai primi due.

E c'è di più: siamo sicuri che una persona che utilizza la pirateria per ottenere un libro sia un cliente perso?
Io penso di no; molto probabilmente quel lettore non l'avremo mai intercettato.
Invece, di contro, magari, sarà lui a parlare del libro agli amici, i quali potrebbero acquistare il mio libro. 

Tutto questo, come detto, è già avvenuto per la musica e per i softwares e già sta avvenendo per gli ebook da ormai 7 anni.
Quindi la pirateria esiste, ma non è un problema.

E l'editore non tiene mai paura.

La protezione degli ebook: DRM o non DRM, questo è il dilemma

Ora affrontiamo il rovescio della medaglia: il cosiddetto DRM (Digital Rights Management - Gestione dei Diritti Digitali - vedi Wikipedia)

Qualche anno fa in Italia si affermò quello che oggi è chiamato hard DRM, ovvero un sistema di protezione della copia degli ebook molto farraginoso. Il sistema lasciò dormire sonni tranquilli agli editori solo per poco. E complicarono di molto la vita del lettore. Infatti le procedure di blocco e sblocco erano così complicate che, il lettore stufo di cotanto lavoro, alla fine cercava di sproteggere il libro con i metodi più o meno (sempre di meno) leciti. 
Alla fine l'hard DRM (ironia della sorte) risultò un incentivo alla pirateria.

l'hard DRM risultò un incentivo alla pirateria

Perciò tutti gli editori, compresi quelli più grandi, mano a mano hanno cominciato ad abbandonare il sistema ed oggi sono ancora pochissimi quelli che lo utilizzano e solo per alcuni libri digitali particolarmente costosi e ricercati.
Dimenticavo: è possibile rimuovere gli hard DRM semplicemente con un software apposito ed un clic di mouse. Naturalmente si sta realizzando un illecito (è come entrare a rubare all'interno di una casa non chiusa a chiave). Perciò l'hard DRM rende la vita difficile solo agli onesti e non ai disonesti :)

La verità sta sempre nel mezzo: social DRM e watermarking

Il social DRM o watermarking, sono due tipi di protezione leggera degli ebook. Questi sistemi scoraggiano i non professionisti dal fare copie dei libri acquistati, ma allo stesso tempo non creano nessuno ostacolo alla lettura e la rendono fluida e facile senza dover superare nessun filtro. Anzi permettono anche la trasformazione in altri formati (ad es. in formato mobi) per poter essere letti su altri readers e piattaforme di lettura.

Il suo funzionamento è semplice, si tratta di stampare in ogni pagina dell'ebook, sotto forma di testo, di immagine o di codice, i dati dell'acquirente del libro e codici di transazione e acquisto. E' come una filigrana che marchia i libri con il nome del proprietario.
Per realizzarlo si utilizzano dei softwares che vengono sviluppati appositamente.

Il metodo funziona e scoraggia la copia illegale e rende al libro la sua totale dignità: è un bene prezioso dietro al quale c'è tanto lavoro ed è giusto che abbia il suo riconoscimento economico. 

Per oggi è veramente tutto, spero che queste piccole considerazioni, in mezzo al discorso semiserio ti siano veramente utili.
E se hai bisogno di scambiare due chiacchiere più approfondite, contattami pure, sono a disposizione.

Pier Luigi Lai
Direttore editoriale e consulente per la digitalizzazione delle case editrici 




giovedì 3 settembre 2015

Libri digitali scolastici ed educativi: una questione di risparmio o di innovazione?



Con Roberta, di fronte ad un buon caffè, a parlare di libri digitali scolastici, di profumo della carta, di prezzi bassi, ma anche di ebook aumentati, di carrozze e automobili e di insegnanti innovatori e appassionati.
Immagine di base tratta da: www.key4biz.it - Dati 2015 sulla lettura


Allora Pier, gli ebook, sono finalmente entrati nelle scuole italiane di ogni ordine e grado, sarai contento no?

Roberta, io non penso siano così diffusi. Mia figlia in quarta ginnasio, non ha mai visto un ebook. Anche per le letture estive i consigli per gli acquisti sono andati tutti verso libri cartacei.

Beh, ma dai, Pier: vuoi mettere il profumo della carta contro lo sterile schermo digitale?

Bè, mia cara, preferirei che mia figlia non avesse la scoliosi! 

Su questo non posso darti torto, la mia schiena si lamenta ancora a causa del mio zaino della Barbie stracolmo di libri, e pensare che io ero anche perfettina, mettevo tutti i volumi in ordine di grandezza! 
Comunque, a parte gli scherzi Pier, i tg stanno facendo propaganda per gli ebook, facendo leva sul costo più basso rispetto ai libri cartacei! 

Sai Roberta, mi chiedo sempre il perché un libro digitale debba costare meno di un libro cartaceo. La risposta che mi do è una sola: si vede il libro digitale come una copia tale quale del libro cartaceo. Ma questa non è evoluzione. Come diceva Ford “Se avessi chiesto alla gente cosa voleva, mi avrebbero detto cavalli più veloci” a proposito delle prime automobili.
Il libro digitale deve essere completamente inventato, alcune cose sono già evidenti, ma altre devono ancora venire. Alcuni sicuramente costeranno meno, ma alcuni altri potrebbero costare di più perché, restando nel campo dei libri scolastici, aiutano a imparare una materia in un modo nuovo e più efficiente. 

Beh, devo ammettere che non hai tutti i torti Pier. Specialmente per quanto riguarda i titoli educativi, infatti, per quanto riguarda la narrativa italiana e tradotta, penso che il prezzo sia più basso perché l’investimento da parte dell’autore e dell’editore è minore. Banalmente, non si stampa, e il costo della carta è soppresso. Ma capisco che per i titoli scolastici sia un discorso piuttosto diverso, gli investimenti sono maggiori anche nella grafica credo. Suppongo che ad oggi, l’inconveniente maggiore sia la scelta per ora limitata di titoli, che potrà aumentare se gli ebook verranno effettivamente adottati dalle scuole e richiesti dagli studenti.


C'è una inerzia di mercato che spiega questo fenomeno. Gli investimenti sul digitale sono ancora pochi. In generale però, nei primi mesi del 2015 i titoli disponibili sono aumentati di moltissimo, hai visto come sono preparato?

Preparatissimo! E i professori lo saranno? Quando penso alla mia prof di lettere che legge i Promessi Sposi da un tablet, mi immagino un dinosauro in un bicchier d’acqua.

Stai scherzando? Studiando a fondo il settore mi sono reso conto di un fatto straordinario: gli insegnanti innovatori sono distribuiti in tutte le fasce d'età. Anche docenti prossimi alla pensione utilizzano strumenti digitali per attirare i ragazzi e coinvolgerli pienamente nello studio delle varie materie. 

Non tutte le materie però possono essere insegnate via ebook, pensiamo al disegno tecnico. Ma quante, come la geografia o l’arte potrebbero essere rese più interessanti e multimediali nei confronti degli studenti? Senza contare che tra i fruitori degli ebook ci sono anche e soprattutto studenti con diverse disabilità.


En construcción gears
(da www.piziadas.com)
Mah, penso che non ci siano preclusioni di materie. Lo stesso disegno tecnico, con una gif (immagine animata) fruibile con un ebook, può essere spiegato in modo molto più efficace che attraverso un libro cartaceo. Inoltre la possibilità di somministrare test al lettore, fa diventare gli ebook anche auto-istruenti.
Per le disabilità si sta aprendo una finestra su spazi sconfinati. Sono necessarie figure trasversali per creare i contenuti, ma i risultati che si possono ottenere sono infiniti. Il text to speech ad esempio è utilissimo nel caso delle dislessie ed è una funzionalità che ha qualsiasi pc, tablet e smartphone.


Vabbè, ma il cameriere si è dimenticato di noi? 

Pier Luigi e Roberta

Roberta Botta è traduttrice free lance e appassionata di tecnologia editoriale, nonché amante delle belle letture.
Pier Luigi Lai è direttore editoriale e fondatore di Logus mondi interattivi, una casa editrice totalmente digitale ed è nel settore dal 2008.


p.s. Ecco la normativa sottesa ai libri digitali nella scuola. Come si vede è dal 2008 che il legislatore ha deciso di introdurre il libro digitale a scuola, ma qualche “inerzia” sta frenando il processo.