Franceschina C., la Vs. libraia amica, intervista Filippo Pace, autore dell'opera "Colte idiozie".
Che
cosa ti ha spinto a scrivere Colte
idiozie?
Avevo
accumulato una grande quantità di materiale, numerosissimi
strafalcioni, molti dei quali incredibili, grotteschi. Spesso ad
alcuni amici ne raccontavo qualcuno, tra lo sconcerto o la risata di
chi avevo di fronte. Lo sconcerto e la risata sono le uniche
prospettive attraverso le quali confrontarsi con la Scuola Pubblica.
In
che senso?
Nel
corso degli anni si sono susseguiti personaggi pittoreschi e
inquietanti nel ruolo di Ministro dell'Istruzione. A turno, ciascuno
di questi (escluderei forse Fioroni) ha suscitato in me sconforto e,
nei momenti di maggior disperazione, per un meccanismo difensivo,
credo, grandi risate. Questi simpatici ometti, infatti, non avevano
nessuna idea di che cosa fosse la Scuola Pubblica. Si sono
contraddistinti per una gioiosa libido distruttiva o, al più,
burocratica. Allora ho ipotizzato, in un momento di lucida
consapevolezza dettata dal delirio, che fossero, in realtà, dei
geni. Dei burloni avvezzi a smontare qualsiasi tensione raziocinante
per preparare i ragazzi al caos dell'esistere. I proclami dadaisti di
Profumo, la mesta armonia del parlare della Giannini, la robotica
compulsività della Gelmini mirano alla dissoluzione del reale nel
Nulla. Attraverso l'esperienza del Nulla, ormai una sorta di
direttiva ministeriale tutta italiota, i ragazzi si confrontano,
filosoficamente e psicologicamente, con la crisi di senso della
Civiltà Occidentale. Aveva trattato di qualcosa di simile, in
maniera allegorica e ironica, nel mio primo romanzo, La
ballata della regina senza testa.
Insomma,
il tuo intento non è quello di ridere, quanto di provocare?
Come
ho scritto nella prefazione la risposta è nella negazione di ogni
certezza. Vizio, vezzo o sollazzo? Sta a voi scegliere. Però può
darsi che dietro ci sia anche una tensione mistica.
Puoi
spiegare quale tensione mistica ci sia in un e-book che raccoglie
strafalcioni di studenti di Liceo e Università?
Sì,
certo. Sono convinto che uno dei segreti di Fatima sia: perché
esiste questa
Pubblica Istruzione in Italia? E' o non è un mistero al quale
nessuno può dare risposta?
Sarcasmo
forse un po' retorico, non credi?
Può
darsi. Ma se ci si aspetta da me la posizione del docente afflitto
dalla decadenza culturale si sbaglia persona. Anche perché Colte
idiozie non
mira a ironizzare sugli studenti ammiccando in maniera ruffianesca al
pubblico istruito. Semmai l'intenzione è quella di evidenziare
quanto la cultura umanista sia inutile nella nostra Italietta.
Nell'ambito scientifico, per carità, va tutto bene. Scienza e
tecnologia vanno di moda. Ma parlare di arte, letteratura, poesia,
cinema nella Penisola è come vagare nel deserto alla ricerca di
acqua.
E
i docenti, che ruolo hanno?
Ci
sono, come in tutte le categorie, bravi professionisti. E altri che
dovrebbero cambiare mestiere. I peggiori sono quelli che si eccitano
con la burocrazia, che erotizzano i verbali o il POF. I più bravi
dovrebbero essere retribuiti meglio degli altri. Ma su questo punto
sia i colleghi meno preparati che i reazionari sinistrati, fino ad
arrivare ai sindacalisti più indignati, non sarebbero mai d'accordo
con me. Chi giudica i docenti? Non il preside, non certo gli alunni.
Se in Italia esistesse una Scuola Pubblica si dovrebbe investire
qualcosa per metter su commissioni di specialisti per valutare il
lavoro dei docenti. Ripeto: se.
Insomma,
qual è la soluzione?
Chiudere
per sempre le Scuole. Lasciare che i docenti vadano in giro a
coltivare funghi e asparagi e i ragazzi a corroborare il loro
immaginario negli stadi. La crisi sarebbe risolta.
Come
giudichi il fenomeno e-book?
Positivo.
Non scherzo. Penso che aumentare l'iva al 22% sugli e-book sia
un'assurdità. Sono libri o no?
Quale
colta idiozia ti ha suscitato maggiore divertimento?
Sentirsi
dire che Verga è un naturista pessimista non ha prezzo. Ve lo
immaginate, l'autore dei Malavoglia,
in un campo di nudisti a discettare intorno all'immobilismo della
Storia?
Colte idiozie
Logus mondi interattivi
2014
f.to ebook (ePUB)
ISBN: 9788898062577
pag. —
euro 3,99