martedì 29 luglio 2014

Booklamp, Goodreads, Anobii e il profilo del lettore: tra privacy e utilità



La notizia della settimana


La notizia della settimana nel mondo del libro che cambia è sicuramente l'acquisto di Booklamp da parte di Apple .

Chi è Booklamp? E' una startup che attraverso un avanzatissimo software consiglia in modo personalizzato ai lettori i libri 'migliori'.

Nel 2013 invece Amazon ha acquistato Goodreads, il social network dedicato ai libri. A seguire, Mondadori, a marzo 2014, ha acquistato Anobii, sempre ambiente social dedicato ai libri.

Cosa hanno in comune queste tre acquisizioni? 
 


Operatori telefonici e cattivi profili utente


Andiamo per ordine e per entrare nell'argomento una piccola esperienza personale.

Per pigrizia non ho ancora cancellato il mio numero telefonico dal registro delle opposizioni.

Per questo motivo continuo a ricevere proposte commerciali, in particolare da parte degli operatori telefonici. Fin qui nulla da dire, la pigrizia si paga. La cosa veramente strana è che continuo a ricevere numerosissime proposte commerciali da parte dell'operatore telefonico con il quale sono già abbonato. E le proposte ricevute non sono migliorative del piano tariffario che già posseggo, ma orientate esclusivamente all'acquisizione del cliente. Ne deduco che l'operatore telefonico spara nel mucchio a prescindere. Ovvero non ha una profilazione dell'utente in modo da poter fare proposte personalizzate.
 


Cosa hanno in comune Booklamp, Goodreads e Anobii?


Vediamo come operano queste piattaforme, a differenza dell'operatore telefonico di cui sopra. Le tre piattaforme fanno un mestiere importantissimo, creano un profilo utente del lettore, che vuole essere il più dettagliato possibile, in modo da proporgli il libro giusto al momento giusto. E' un'attività importantissima, alla base del marketing moderno, ed è per questo che Apple ha pagato profumatamente Booklamp (si dice tra i 12 e 15 mln di dollari).

Booklamp, tramite il software Book Genome Project, potremmo definirlo un motore di ricerca interno ai libri. Questo lega titoli e contenuti testuali al singolo lettore ed è quindi in grado poi di rilasciare 'consigli d'acquisto' fortemente personalizzati.

Goodreads e Anobii, si comportano in modo molto simile a Facebook: raccolgono dati sulle preferenze degli utenti ma nel settore specifico dei libri.

Anche questi dati saranno utilizzati per profilare l'utente e quindi orientare le proposte di acquisto in modo più mirato possibile.

E' il marketing 2,0 bellezza', si potrebbe dire.


Tra privacy e utilità


Veniamo ora all'ultimo punto. La profilazione dell'utente, anche spinta, è del tutto negativa?

Se le varie piattaforme, a cui scelgo di aderire, conoscono tutte le mie preferenze in materia di libri è una diminuzione della mia libertà?

Mah, in generale direi di no; e il discrimine dipende dall'uso dei dati raccolti. Cosa peraltro ben regolamentata dalle leggi in materia di privacy. Se i dati raccolti in merito alle mie letture servissero (esclusivamente) a consigliarmi nuovi libri che sono di mio gradimento, perché no?

Con l'aumento esponenziale di libri pubblicati e di quelli auto pubblicati, diventa sempre più difficile scegliere bene le letture.

E' per questo che ritengo tali piattaforme molto utili.

E' quello che fanno da sempre i librai, quelli della libreria sotto casa, quelli del consiglio 'porta a porta' (si potrebbe anche dire). Sapranno ancora essere concorrenziali con tali piattaforme?
Pier Luigi Lai
Dir. editoriale

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lunedì 28 luglio 2014

Storie in salita: estratto gratuito del libro

Teresa Cosseddu

Storie in salita

* * *
Edizioni
Logus mondi interattivi

Pubblichiamo un estratto dell'ebook Storie in salita, tra l'ironico e lo spirituale, resoconti, scalate e immagini delle avventure sul Kilimanjaro, sull’Aconcagua, in Nepal e ancora nelle Ande.
"Storie in salita" è un libro che diverte.

Buona lettura.
Il direttore editoriale:
Pier Luigi Lai 




Teresa Cosseddu
info@teresacosseddu.com
© 2014ISBN: 9788898062553

eBook design
Pier Luigi Lai - Logus mondi interattivipllai@logus.it

Foto in copertina: ©Teresa Cosseddu

©Tutti i diritti riservati. Vietata la riproduzione, anche parziale.
 A mio padre

L’ebrezza di quell’ora passata lassù, isolato dal mondo nella gloria delle altezze, potrebbe essere sufficiente a giustificare qualunque follia.
(Giusto Gervasutti)
I'd like to say that people . . . people can change anything they want to. And that means everything in the world.
(Joe Strummer)






Why

Qualche tempo fa, mentre mi preparavo alla salita di una montagna alta quasi 7.000 metri, distraevo la mia attenzione ossessiva su quella montagna leggendo storie di mare. Avevo già letto e riletto i classici di Conrad, Melville e Stevenson, cercavo qualcosa di nuovo e così scoprii gli scritti di Bernard Moitessier sulle sue avventure solitarie in barca a vela. Anche Moitessier, come me, aveva un luogo privilegiato in cui si sentiva completamente vivo, in pace e libero, per lui erano i mari, per me le montagne. Attraversare oceani tempestosi o andare verso rocce sconosciute irte di sofferenze, pericoli e ignoto era per entrambi un bisogno e un feroce piacere. Quelle letture addolcivano i miei allenamenti sul vicino Monte Corrasi e stimolavano la mia immaginazione sempre in cerca di nuove vie di fuga... Accade così, i miei miti della letteratura, dei fumetti, del cinema, mi indicano spesso la direzione per le avventure, è così che mi sono ritrovata con la passione per i luoghi "estremi", per esempio per le Montagne, quelle alte, almeno 4.000 metri, quelle senza, senza rifugi, senza skilift, skipass, sciovie, funivie. Si tratta certo di ambienti ostili, freddi e inospitali, ma non si pensi a posti visitabili solo da eroici superuomini, magari anche belli con spalle e sorrisi sudtirolesi, carichi di sponsor e di attrezzature supercazzute. In realtà su buona parte delle grandi montagne si può salire semplicemente camminando, non bisogna essere super e neanche necessariamente uomini. In fin dei conti chiunque può andare su per montagne, non dico che sia facile, non sto parlando di passeggiate, ma se alla base c'è una buona motivazione e una forte passione, nel senso di qualcosa legata al cuore, cioè di qualcosa che ha a che fare con la vita, tutto il resto, studio, preparazione, ecc., succede di conseguenza, fermo restando che è la Montagna che comanda (sempre!) e che perciò bisogna avvicinarsi con reverenziale timore (sempre!). Ci sono molti modi di andare per montagne, personalmente preferisco muovermi in autonomia, con carichi leggeri e salire fin dove mi è possibile con le mie forze, senza l'ausilio di bombole d'ossigeno o altri marchingegni. Credo che arrivare fino in cima sia per un buon 70% una questione di testa, intesa come mente, e per il resto sia fisica, intesa comemateria. L'ambiente di alta quota è duro, ogni azione è difficile, manca tutto ciò a cui siamo abituati, dall'ossigeno per respirare in poi, si sta in una condizione di perenne provvisorietà e incertezza, ci si sente sempre spossati, il semplice atto del camminare è talmente faticoso che non riesco a spiegarlo. Eppure in certe situazioni io ci sguazzo, mi sono necessarie, è una specie di droga, e ... mi ritorna in mente Moitessier ...
Chi me lo fa fare? perché patire in bivacchi a 30 gradi sottozero in culo al mondo? Certi discorsi patinati suggerirebbero argomenti tipo "superare i propri limiti", ma li conosciamo davvero??, o volersi fregiare di primati straordinari, di che??, o portare bandiere in vetta, di chi??
Rifletto e credo che ciò che mi spinge a salire su certi lassù è il bisogno discendere nel più profondo di me stessa e ri-scoprire il Punto e il Tutto. In un certo senso è una forma di egoismo (come tutte le passioni), anche perché c'è una buona dose di divertimento, sebbene possa sembrare uno strano tipo di divertimento, sostengo una tale fatica perché, tra l'altro, la vedo come una delle vie possibili per me per capire chi sono, quale è la mia dimensione e che ci faccio qui. Naturalmente certe domande non me le posso fare quando sono in alto, lì si innescano solo pensieri ed emozioni primordiali, lì posso solo cercare di governare la pura sopravvivenza (il respiro, il respiro!) e le mille paure (che spesso sono una salvezza). Dopo una lunga salita in quota mi capita di rimodulare tutta l'esistenza e dare il giusto valore alla mia quotidianità, questo fenomeno vi sarà certo noto perché accade dopo certi tipi di viaggi, chiamiamoli illuminanti, così molti aspetti di una salita in montagna li capisco solo quando torno a casa.
Ma, c'è sempre un Ma!, quando la Montagna mi accoglie e si lascia salire, posso scoprire orizzonti che sono mozzafiato non solo perché non c'è più ossigeno ma perché sono super, superspettacolari. Il meraviglioso show dell'Universo si apre davanti al mio sguardo e lì sono viva, in pace, libera.
Estratto gratuito dell'ebook: 
Autore: Teresa Cosseddu
Edizione digitale © 2014
Edizioni
Logus mondi interattivi

© Tutti i diritti riservati.
Vietata la riproduzione, anche parziale.
ISBN: 978 8898 06 2553
L'ebook è acquistabile anche nei migliori store on line

lunedì 21 luglio 2014

Le torri di Kar El - Estratto gratuito del libro

Pubblichiamo un estratto dell'ebook Le torri di Kar El, un fantasy storico illustrato per ragazzi. 

Alla scoperta della Sardegna e del suo capoluogo Cagliari, tra miti e leggende, storia e rivoluzioni. Un'avventura di Alina e Alban che viaggiano in luoghi meravigliosi non in eli-cottero, ma in feni-cottero !!!

Buona lettura.

Il direttore editoriale: Pier Luigi Lai 

Pigi Rimica

Le torri di Kar El

Storia illustrata
* * *
Edizioni
Logus mondi interattivi

LE TORRI DI KAR EL

Pigi Rimica
Edizione DigitaleLogus mondi interattiviwww.logus.it© 2014



Pigi Rimica è un team costituito da:
Carla Cristofoli - Testi e Sceneggiatura
Riccardo Beatrici - Illustrazioni e cover
Giancarlo Orrú - Ebook design
Pier Luigi Lai - Publisher
© Riservati tutti i diritti dell’autore e dell’editore.
È vietata la riproduzione, anche parziale e con
qualsiasi mezzo, di testi e disegni, se non attraverso
l’autorizzazione scritta da parte degli autori e/o dell’editore.

Io non sono
un libro di favole !


Cara Lettrice, Caro Lettore.
Io non sono un libro di favole!
No! No!
NON MI BUTTARE VIA!
Aspetta! Non essere precipitoso!
A volte la realtà è molto più fantastica della fantasia.
Se mi aprirai ti racconterò la storia di un'isola che c'è!
LA SARDEGNA
E dov'è? Mi chiederai tu, Lettore curioso ed attento.
Quest'antica terra galleggia placida al centro del Mar Mediterraneo, come se un enorme gigante miliardi di anni fa fosse passato di lì e avesse lasciato per sempre l'impronta del suo grande sandalo.
A nord vedrai le bocche di Bonifacio, enormi! Ma così grandi che in inverno le balene vengono a scaldarsi nelle loro acque calde ed accoglienti.

Ad ovest è il Mar di Sardegna, l'antico mare etrusco dove un tempo veleggiavano le “navi di bronzo”

e poi ad est il mar Tirreno e a sud il canale di Sardegna che guarda la vicina Africa, dove un tempo facevano vela le navi dei Sardi per dirigersi al porto di Vetulonia, la celebre città degli Etruschi, la città dei metalli.
Un grande Mare, il Mediterraneo e tanti mari insieme che narrano storie di Fenici, di Cartaginesi, di Romani, di Bizantini.

Storie di mari furiosi, ma anche di porti sicuri, rifugio alle tempeste.
Altro che Caraibi! Sono sicuro che ti ho convinto e allora usa le mie pagine come bianche vele e salpiamo verso la grande isola del mediterraneo.
Tieniti forte!

Estratto grauito dell'ebook:
Le torri di Kar El
Autore: Pigi Rimica Edizione digitale © 2014
Edizioni
Logus mondi interattivi

© Tutti i diritti riservati.
Vietata la riproduzione, anche parziale.
ISBN: 978 8898 06 249 2
L'ebook è acquistabile anche nei migliori store on line

 

giovedì 17 luglio 2014

Autori: Teresa Cosseddu

Calcare, granito e ciottoli di mare. L'Origine è in un'Isola, per fortuna, il mare è la mia pelle. 
Sono irrequieta da quando ho percepito il mondo e ho capito cosa mi sarebbe piaciuto fare nella vita molto tardi, a otto anni, allorquando feci il mio primo vero viaggio: insieme a mio padre in autostop da Cala Gonone a Nuoro. 
Era l'estate del 1972 e da allora ho fatto di tutto: sognatrice, nomade, migrante, errante, raminga, vagabonda, randagia, pellegrina, esploratora, viaggiatora, straniera, clandestina, aliena. 
Ho pure lavorato ma, per il mio benessere,  ho sempre preferito tutto il meglio che la vita può offrirmi. Ho attraversato spazi che sembrano infiniti e che annullano il tempo, luoghi senza muri dove tutti siamo stranieri, sono sempre tornata a casa.
Attualmente cerco di raccontare con le immagini e di fare immaginare con le parole, il reportage è la mia cifra, lo strumento che somma le mie passioni: Natura, Avventura, Incontro e Racconto.
Coming soon
Teresa Cosseddu ha appena pubblicato l'ebook:

Storie in salita
@2014 Logus mondi interattivi
ISBN:
9788898062553 

4.99 euro
Anche in oltre 40 dei migliori store online 

www.teresacosseddu.com
info@teresacosseddu.com

lunedì 14 luglio 2014

Autori: Viviana Porru

Viviana Porru (4 Marzo 1991) è cresciuta in un paesino di provincia, Senorbì dove ha condotto gli studi superiori, dedicandosi con particolare interesse alle lingue straniere e scoprendo l'attrazione per il campo dell'arte. Nel periodo universitario, trascorso a Cagliari, alternando lavoro e studio, ha scoperto una nuova grande passione, il teatro, partecipando a diversi corsi, spettacoli e iniziative.
Si è laureata con lode nel novembre 2013, presso la facoltà di Beni Culturali, con una tesi su Maria Lai, nella quale ha preso in esame le testimonianze dell'artista, raccolte nell'inedito archivio video del regista Francesco Casu. Attualmente prosegue gli studi di specializzazione in arte contemporanea, presso la facoltà di Arti Visive dell'Università degli studi di Bologna. 

E' autrice del libro
ISBN: 9788898062546
f.to eBook
euro 7.49

sabato 12 luglio 2014

Maria Lai, un filo d'arte per tutti - Estratto gratuito del libro

 Pubblichiamo un estratto dell'ebook di Viviana Porru, profonda conoscitrice dell'opera della grande e poliedrica artista Maria Lai. Il libro è fortemente basato su materiale completamente inedito proveniente dall'archivio del curatore del libro, il regista multimediale Francesco Casu.

 Buona lettura.

Il direttore editoriale: Pier Luigi Lai


Viviana Porru

Maria Lai: un filo d'arte per tutti

* * *
Edizioni
Logus mondi interattivi

 

Maria Lai, un filo d'arte per tutti

Autore: Viviana Porru
Coordinamento: Francesco Casu
Edizione digitale © 2014

Edizioni
Logus mondi interattivi
eBook design
Pier Luigi Lai - Logus mondi interattivi
pllai@logus.it

© Tutti i diritti riservati.
Vietata la riproduzione, anche parziale.
ISBN: 9788898062546

Introduzione

Quando mi accingevo a scrivere la mia tesi di laurea su Maria Lai e il suo intento di “ridefinizione dell’arte”, non avrei mai immaginato di avere l’opportunità di proporre il mio lavoro a un pubblico che andasse oltre i miei professori universitari. Ora che questo sogno è diventato realtà spero di riuscire a coinvolgere coloro che si avvicinano per la prima volta a Maria Lai, come è capitato a me, quando scoprivo l’intensità e la magia di cui si intride ogni sua opera, mentre esploravo il suo mondo sempre in bilico tra sogno e concretezza.
Conoscevo Maria Lai in maniera superficiale, sapevo che è ritenuta l’artista contemporanea più significativa della Sardegna, ma solo dopo aver approfondito la conoscenza della sua opera ne ho compreso il motivo: in oltre cinquant’anni di carriera ha intrapreso un percorso talmente originale che non è stato mai possibile catalogarla in un movimento artistico specifico, giacché le sue opere abbracciavano tutti i tipi di sperimentazione possibile; è stata capace di cogliere l’aspetto più tradizionale della Sardegna e reinterpretarlo attraverso il linguaggio della contemporaneità.
Il destino ha voluto che io avessi la possibilità accedere al ricco archivio video su Maria Lai di Francesco Casu 1, un noto videoartista che per oltre dieci anni ha collaborato con lei ricevendone importanti insegnamenti, che ha raccolto in esclusive video-interviste. Questo studio ha rappresentato per me l’occasione di trovarmi ora, a rielaborare e il mio lavoro di tesi, con l’intento di trasformarlo in un e-book, uno strumento divulgativo per chi si avvicina per la prima volta al mondo segnico di questa grande artista con il desiderio di approfondirne la conoscenza.
Maria Lai, nel corso della sua lunghissima carriera, non si è limitata a realizzare opere dal forte carattere poetico e lirico ma ha anche speso tempo, energia e fatica per un obiettivo molto importante: abbattere il muro di diffidenza e incomprensione che oggi allontana dall’arte contemporanea la gran parte del pubblico. Per questo scopo, Maria Lai ha messo a servizio del mondo dell’arte tutta la sua capacità creativa, il suo carisma e il suo ingegno, elaborando numerose opere indirizzate alla divulgazione artistica con linguaggi e contenuti che conducono lo sguardo alla riflessione.
Con grande leggerezza e con la sua indubbia capacità di giocare con l’arte, senza alcuna traccia di nozionismo, le sue “lezioni” sono mosse solo dal forte desiderio di condividere la straordinaria ricchezza che il mondo dell’arte può offrire.
Per chi come me non ha avuto la fortuna di conoscere di persona Maria Lai, di osservare la sua capacità di incantare e affascinare il suo interlocutore, l’archivio video di Francesco Casu si presenta ora come una sorprendente opportunità: oltre quarantacinque ore di riprese, realizzate durante i loro incontri, in circostanze di lavoro, di studio, di ritrovo con amici e conoscenti o di eventi pubblici scarsamente documentati, danno nuova vita alle parole e agli insegnamenti profondi dell’artista. In queste occasioni, Maria Lai descriveva il suo lavoro, progettava installazioni e operazioni artistiche; talvolta raccontava di esperienze passate che avevano particolarmente segnato la sua vita e la sua filosofia.
Qui saranno riportati solo alcuni passaggi di questo enorme archivio, che a breve sarà finalmente reso fruibile al pubblico.
Ad arricchire il nostro breve percorso, contribuiscono le testimonianze e gli aneddoti di persone che hanno conosciuto a fondo Maria Lai, condividendo con lei momenti di lavoro e di vita. La nipote dell’artista Maria Sofia Pisu 2 e lo storico dell’arte Gianni Murtas 3, da me intervistati nell’agosto 2013, ci danno chiare indicazioni sul suo percorso estetico.
Grazie a questi elementi sarà possibile intraprendere un cammino alla scoperta di tematiche molto importanti nella filosofia dell’artista, incarnate da alcune delle sue opere più rilevanti. Si parte da Legarsi alla montagna, performance che vide al centro dell’opera l’intero paese di Ulassai e che testimonia il desiderio di incontro e coesione con la comunità. I libri delleFiabe cucite e la Barca di carta ci racconteranno della volontà di riscoprire la tradizione e tramandare la memoria in modi inediti. Il percorso proseguirà con il Volo del gioco dell’oca e i Luoghi dell’arte a portata di mano, tracce del bisogno dell’artista di continuare a giocare tutta la vita, e di come il gioco possa trasformarsi in una importante esperienza conoscitiva per tutti. Infine si parlerà delle importanti proposte per il futuro, come la Stanza dell’arte, un progetto didattico che avvicini gli studenti di tutte le età all’ambito artistico, attraverso il contatto diretto con l’opera.
Con le sue parole e la sua produzione, Maria Lai ci ha insegnato che abbiamo un patrimonio straordinario e una terra magica, la Sardegna, fatta di leggende e storie antichissime tramandate miracolosamente per millenni. Ci racconta di come l’uomo da sempre abbia sentito il bisogno di creare e riconoscere l’arte intorno a se, per esprimere se stesso e la sua visione del mondo. Ci porta a riscoprire come tutto questo rappresenti un vero nutrimento per lo spirito umano, un banchetto al quale tutti siamo invitati.

La comunità


Legarsi alla montagna

L’8 settembre 1981 è una data impressa per sempre nella storia di Ulassai, il giorno in cui prese vita Legarsi alla montagna.
Ma alla fine degli anni Settanta, quando la nostra vicenda ha inizio, nessuno poteva ancora immaginare che dalla proposta di un semplice monumento per il paese si sarebbe giunti a una vera performance d’arte totale.
Il sindaco di quegli anni, Antioco Podda era preoccupato per la scarsa notorietà del paese e desiderava renderlo “partecipe della storia”. Contattò a tal proposito Maria Lai, che era nata proprio ad Ulassai nel 1919, ma da lungo tempo risiedeva e lavorava a Roma, come artista affermata.
Il sindaco le chiese di realizzare un’opera d’arte per il paese: un monumento ai caduti della grande guerra. L’artista, però, aveva un’idea di opera d’arte nettamente diversa. Disse che, se il paese voleva essere partecipe della storia, avrebbe dovuto fare qualcosa di unico e mai visto prima.
Ecco la vicenda raccontata con le parole dalla stessa Maria Lai4:
“Non avevo praticamente mai vissuto davvero a Ulassai. Da adolescente avevo frequentato le scuole a Cagliari e poi, appena ventenne, ero andata a studiare fuori dalla Sardegna. Tornai al paese, in quel periodo, chiamata dal sindaco democristiano.
Per via dellopposizione tra democristiani e comunisti, già solo questa chiamata aveva provocato una rottura, nel paese, tra chi era a favore e chi contro un mio eventuale intervento. Io non avevo mai frequentato nessun partito, non mi ero mai occupata di politica.
Erano stati stanziati quaranta milioni e il paese voleva che fosse realizzato un monumento ai caduti.
Io chiesi il perché. Mi si rispose che tutti i paesi, tranne il nostro, possedevano un monumento, e che unopera simile, realizzata da un’artista che lavorava a Roma, avrebbe potuto far entrare Ulassai nella storia”.
Io dissi che, se loro pensavano che un monumento ai caduti corrispondesse alla parola “arte”, si sbagliavano di grosso e che, da parte mia, realizzare per loro un’opera simile sarebbe stata un inganno. Dissi loro: se volete un monumento ai caduti, chiamate un altro artista, perc io non sono disposta a fare un torto al mio paese. Ma se quello che volete è essere nella storia richiamatemi e cercheremo di fare qualcosa che non sia mai stato fatto, in nessuna parte del mondo”.
Il paese era offeso con me, perché pensava che io non li ritenessi degni del mio interesse. Mi richiamarono dopo aver discusso sulla mia proposta per un anno e mezzo.
Io dico che fu quello il momento in cui iniziò lopera. Il primo passo era stato quello di far vivere al paese l’esperienza del dialogo, della decisione collettiva: il vero problema di Ulassai era l’assenza di comunicazione, l’enorme diffusione di rancori. Quest’occasione diede modo alle persone di riunirsi e parlare.
Naturalmente, quando mi chiamarono, io non avevo nessuna idea di come sarebbe stata lopera, e incominciai a pensarci dialogando con la gente del paese. Scoprii che c’erano, nei loro racconti, tante leggende legate al paesaggio, leggende estremamente poetiche, che denotavano una cultura di cui le persone non erano consapevoli.
Ulassai è minacciato da frane; ad ogni temporale ci sono sempre grandi cascate di sassi dalla montagna che sta alle spalle del paese. Queste pietre enormi cadono sulla vallata minacciando le case e le vite delle persone. Nei vicini Osini e Gairo c’erano state frane che avevano imposto grandi ricostruzioni. Il paese, perciò, vive da sempre una situazione di paura, una paura che talvolta si tramuta in una sorta di attrazione, un pericolo da affrontare, proprio come succede a Napoli, dove le persone ancora costruiscono ville sulle pendici del Vesuvio.
Una leggenda era stata raccontata a tutti i bambini di Ulassai, da diverse generazioni, e anche a me. Vi scoprii una metafora che poteva diventare simbolo del mondo contemporaneo:
«Una bambina viene mandata sulla montagna a portare del pane ai pastori.
Giunta sul luogo, sente il brontolio del tuono: sta per scoppiare un temporale.
La bambina si rifugia, allora, in una grande grotta e proprio qui trova tutte le greggi e i pastori che si riparano, aspettando la fine della bufera. Allimprovviso, fuori dal rifugio, si vede svolazzare un nastro celeste portato dal vento. I pastori lo notano, ma non gli danno importanza, lo giudicano una frivolezza. Ma la bambina, capace di stupore, non mette freno al suo istinto, corre dietro al nastro, incurante nella pioggia. In quel momento la grotta frana e inghiotte dentro di se greggi e pastori. »

Estratto dell'ebook:
Maria Lai, un filo d'arte per tutti
Autore: Viviana PorruEdizione digitale © 2014
Edizioni
Logus mondi interattivi

© Tutti i diritti riservati.
Vietata la riproduzione, anche parziale.
ISBN: 9788898062546
L'ebook è acquistabile nei migliori store on line