venerdì 11 luglio 2014

I librai, quelli veri: professionisti del libro

Scrivo di getto dopo aver letto l'ennesimo articolo in merito al danno che il digitale sta creando al libro cartaceo. 
Attorno alla crisi dei libri cartacei si fa un gran parlare, ma forse occorrerebbe meno emozione e più analisi. L'innovazione, creando nuovi mercati, se non viene cavalcata,  contribuisce a spazzare via i vecchi mercati. Questi processi non possono essere guidati con logiche lobbistiche o con imposizioni legislative. Sono dei palliativi che spesso fanno molti più danni.
Un esempio in Italia è la legge Levi, fatta per impedire alla grande distribuzione di fare sconti non sostenibili per la libreria di quartiere.
Ma questa è una buona cosa? Di sicuro la Legge Levi penalizza colui che vorremmo più coccolare, ovvero penalizza il lettore che potrebbe acquistare libri a prezzi più bassi.
Detto questo veniamo al nodo della questione.

Chi è il mio libraio preferito?
Penso ai librai, ai bravi librai, ai librai che sono guru dei libri. I veri guru. Non penso a quegli strani personaggi, spesso scrittori creati in laboratorio dalle case editrici generaliste, quelli da "consigli per gli acquisti", costretti a presentarsi nei vari talk show titolati, per i quali l'editore ha pagato profumatamente per avere lo spazio televisivo.



E' invece il libraio, quello vero, che vorrei continuare a cercare (e trovare) per farmi consigliare il libro da regalare a mio figlio. E' questo il libraio che vorrei. 
Perchè è meglio pagare un libro a prezzo pieno che sicuramente leggerò perchè sono stato ben consigliato, piuttosto che acquistare un libro con il 50% di sconto acquistato nel grande store e che lascerò dopo le prime dieci pagine.
Voglio un libraio amico, che mi conosce nel profondo e che mi fa contento quando mi manda un'email con oggetto "Ho trovato un libro per te". E' da lui che voglio ricevere i consigli di lettura e non dalla casa editrice generalista. Questi ultimi sono "consigli per gli acquisti", ma è tutta un'altra cosa.
E basta con questo "Chiuso per kindle"; non è il digitale che sta facendo concorrenza al libro cartaceo; lo dicono i numeri ancora ridotti dell'ebook.
La verità purtroppo è un'altra ed è più seria:

gli italiani leggono poco. 
Pier Luigi Lai 
Dir. editoriale 
Logus mondi interattivi

*Immagine tratta da: http://fronteretro.blogspot.it/2011/11/once-upon-time-prima-parte.html, un bellissimo articolo che affronta da un'altra angolatura lo stesso problema.

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