giovedì 20 giugno 2013

Il vuoto: recensione di Ninni Giua

Il vuoto e' un romanzo che cattura subito l'attenzione del lettore e lo coinvolge emotivamente.
E' scritto con una prosa colta e nel contempo scorrevole, agevole che rende la lettura piacevole
senza cadute di stanchezza o di noia. Viene fuori una scrittrice dalla cultura solida e poliedrica
che si esprime con un lessico appropriato che definisce in maniera incisiva i personaggi.
Ci presenta con pathos e sincerita' la storia di Cecilia, una giovane donna che, arrivata ad un momento
cruciale della sua vita, prende consapevolezza della solitudine e del vuoto che la circonda.
Si sente esclusa dalla partecipazione autentica alla vita familiare, desidera e soffre la mancanza di
un rapporto spontaneo, diretto, confidenziale con il padre.
Cecilia segue con incredulita' e disperazione la malattia e il cammino che portera' alla morte il genitore.
Ha improntato la sua vita al bisogno di compiacere i suoi desideri, le sue aspettative soffocando la sua personalita'. E' lui l'artefice, il timoniere e il controllore di tutte le dinamiche familiari. La tiene "estranea" dai momenti decisionali delle scelte della famiglia.
In un momento cosi' critico e delicato Cecilia riversa sul "professore" il suo bisogno di vedere considerato ed accolto il suo affetto inappagato.
Sara' un rapporto particolare, uno scambio assiduo di confidenza "una vicinanza di domicilio,di mare, di teatro".
Ma Cecilia "ha inseguito fantasmi" e in risposta avra' la piu' grande delusione della vita: "IL SILENZIO".

Ninni Giua

Il vuoto nel nostro sito.

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