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sinossi
Questo libro, diviso in due
parti, spiega e racconta per la prima volta agli Italiani quando è nato, dove è
nato e qual è la storia iniziale dello Stato di cui noi tutti, insulari e
peninsulari, siamo cittadini con diritti e doveri comuni.
Ebbene, esso è nato a
Cagliari-Bonaria, in Sardegna, la mattina del 19 giugno 1324 ad opera dei
Catalano-Aragonesi con titolo e nome di Regno di “Sardegna e Corsica”,
semplificato nel 1479
in Regno di Sardegna.
Fino al 1720 fu uno Stato sovrano ma imperfetto, cioè senza la facoltà di
stipulare individualmente trattati internazionali (summa potestas) perché facente parte, in
“unione reale”, di un’aggregazione di Stati detta Corona d’Aragona la quale, nel
1516, insieme con la
Corona di Castiglia, formò la Corona di Spagna.
Dal 1720 in poi, sganciato dalla
Corona di Spagna e retto dalla Casata dei Savoia, lo Stato tornò in aggregazione
di tipo federativo – chiamata collettivamente Regno di Sardegna – col Principato
di Piemonte, il Ducato di Savoia e la Contea di Nizza.
La federazione finì con la
“perfetta fusione” del 3 dicembre 1847 quando lo Stato da composto divenne unitario o semplice, con un solo popolo, un
unico territorio, un solo potere pubblico legislativo, esecutivo, giudiziario.
Il nome statale di Regno di Sardegna si mantenne fino al
termine della prima fase delle guerre risorgimentali.
Il 17 marzo 1861, con legge sarda
n. 4671, fu cambiato in Regno d'Italia.
In seguito al risultato del referendum popolare del 2 giugno 1946,
lo Stato ha mutato titolo e nome in Repubblica Italiana, ma non la sua
personalità giuridica che è stata e rimane quella originaria
sarda.
Seguirne le vicende della sua
nascita e del suo sviluppo attraverso le lettura di questi due volumi,
rigorosamente scientifici, è quanto di più scioccante e nuovo uno possa
apprendere.
Francesco Cesare Casùla è nato a Livorno il 12 settembre 1933 da
genitori sardi. Ha frequentato le scuole elementari e medie nella sua città, e
il Ginnasio-Liceo “De Castro” a Oristano. Si è laureato in Lettere a Cagliari
nel 1959, ed ha subito intrapreso la carriera universitaria sempre nello stesso
Ateneo. Nel 1969
ha conseguito la libera docenza in Paleografia e Diplomatica e, nel 1976,
l’ordinariato. Nel 1980 è passato alla Storia Medievale che ha insegnato fino
al 2008. Oltre a svolgere l’attività accademica, è stato membro del Consiglio
Direttivo della Società degli Storici Italiani e della Commissione permanente
per i Congressi di Storia della Corona d’Aragona. Dal 1980, per ventotto anni,
ha ricoperto l’incarico di direttore dell’Istituto sui rapporti italo-iberici e
dell’Istituto di Storia dell’Europa
mediterranea del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), con sede in Cagliari e sezioni a
Genova, Torino e Milano. Dal 1985 al 1992 è stato consigliere culturale del
Presidente della Repubblica Francesco Cossiga. Dal 2001 al 2006 è stato
componente la
Segreteria tecnica per la Programmazione della Ricerca
presso il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (Miur) retto dal ministro Letizia
Moratti.